Perché si operano sempre meno emorroidi!

Numerosi sono i lavori in letteratura che descrivono l'efficacia del ()(1) e dell'Ossigeno-Ozonoterapia  in patologia proctologica(2), specialmente nella somministrazione di quest'ultimo per via rettale.

Nota è l'efficacia e la non invasività della Rigenerativa rispetto alla chirurgia tradizionale in particolare nel trattamento delle di I e II grado.

L' attività dei Fattori di Crescita e dell'Ossigeno-Ozonoterapia è di grande interesse in , gli effetti del PRP sono ben noti e legati agli alfa granuli contenuti nelle Piastrine che forniscono numerosi fattori di crescita, tra gli altri VEGF e PDEGF.

Sono altresì ben noti gli effetti biologici dell' che, ricordiamo, è stato scoperto nel 1840 da C.F. Schonbein ed è una forma allotropica dell'ossigeno, le sue molecole infatti sono formate da tre atomi di ossigeno.

Tre molecole di ossigeno in presenza di una scarica elettrica formano due molecole di ozono (3).

Numerosi studi clinici hanno chiarito i meccanismi d'azione dell'ozono ed individuato la finestra terapeutica per il dosaggio efficace di ozono(4).

Quello che usiamo in campo è una miscela Ossigeno-Ozono (95-99,95% ossigeno e 0,05-5% ozono) che, unitamente all'acqua ed ai liquidi biologici, favorisce la formazione di radicali liberi, detti specie reattive dell'ossigeno (ROS)(5), creando uno stress ossidativo calcolato e transitorio che attiva il sistema antiossidante endogeno.

L'ozono non avendo recettori ha un meccanismo d'azione indiretto tramite i propri mediatori: infatti, iROS interagendo  con gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) creano i prodotti di ossidazione lipidica (LOPs)(6) con attività di messaggeri e con effetti biologici in vivo.

Essi attivano i globuli rossi con la glucosio6fosfato deidrogenasi (G6PDH), enzima deputato alla produzione di energia, stimolando il metabolismo energetico a livello mitocondriale.

I ROS attivano anche i fattori di crescita PDGF eTGFb-1 deputati alla neoangiogenesi ed il NRF2, nuclear related factor2 (7) proteina ad alto valore protettivo per l'invecchiamento e la morte cellulare.

L'ozono indirettamente aumenta  la cessione periferica di 02 ai tessuti, riduce l'aggregabilità piastrinica e la viscosità plasmatica, riduce il fibrinogeno plasmatico, inoltre aumenta il  flusso ematico per il maggiore  rilascio di ossido nitrico dalle cellule endoteliali di qui il frequente impiego in numerose patologie vascolari e nel piede diabetico ( 8).

L'ozono ha un effetto antinfiammatorio per la riduzione delle PG ed antibatterico perché distrugge i batteri con lo stesso meccanismo dei leucociti(9) ,ha anche un'azione  virustatica perchè impedisce al virus di attaccare e penetrare le cellule.

Cosa fa realmente l'?

L'ozono, da sostanza ormetica, interagendo  con la biochimica del corpo umano, ne riduce i livelli di ossidazione, attivando le funzioni enzimatiche cellulari, dopo una prima fase di ossidazione(10).

Il suo effetto immunostimolante provoca la fisiologica induzione di oltre 100 geni regolatori della produzione di citochine.

Tale premessa è fondamentale per comprendere che l'insufflazione rettale di ozono (RIO3) proposta da Aubourg(11) (1936) per il trattamento della colite cronica e delle fistole si è diffusa consentendo di comprendere l'effetto biologico di RIO3 che è stato dimostrato ampiamente sia sperimentalmente che clinicamente. Inoltre, studi preclinici hanno dimostrato l'assenza di tossicità. Ecco perché l'applicazione di RIO3 è stata estesa per il trattamento di molte patologie.

Gli studi clinici che utilizzano insufflazioni rettali di ozono (RIO3)con concentrazioni tra 10 e 50 mcg/ml dimostrano la sua efficacia terapeutica in diverse condizioni patologiche(12).

Questi risultati dimostrano che la miscela di Ossigeno-Ozonoterapia  somministrata per insufflazione rettale (RIO3) è innocua ed è in grado di aumentare la difesa antiossidante dell'organismo. La maggior parte degli studi a lungo termine  ha confermato l'assenza di  effetti collaterali dopo l'applicazione RIO3 (13).

 

PROCEDURA PER L'INSUFFLAZIONE RETTALE DI OZONO

 

RIO3 dovrebbe essere fatta seguendo il protocollo giusto in modo da garantire la massima efficacia della procedura.

PREPARAZIONE :

Il paziente deve iniziare la procedura con alvo e vescica svuotati.

La posizione deve essere il decubito laterale sinistro  in posizione fetale. Si invita il paziente a respirare lentamente, per rilassare lo sfintere anale, si lubrifica con gel idrosolubile l'orificio anale prima di inserire un catetere rettale ed a mantenere il decubito laterale sin. per 10 min dopo l'insufflazione per permettere l'assorbimento del gas.

VOLUME E CONCENTRAZIONE

Volume e concentrazione saranno adeguati progressivamente in funzione dello stato redox e della particolare patologia del paziente.

Tuttavia, la concentrazione superiore a 40 microg. / ml e volumi superiori a 300 ml non sono raccomandati.

La concentrazione di solito scelta per  l'effetto terapeutico  dell' insufflazione rettale è tra i 10 – 30 micg. / ml e volumi di 60 ml(14). Questa concentrazione può essere maggiore (fino a 60 mcg / ml) per il trattamento in caso di sanguinamento o grave colite, infezioni batteriche o parassitarie.

Il volume di gas utilizzato è estremamente importante.

La Dichiarazione di Madrid ha dato linee guida sulla ozonoterapia chiare ed inequivocabili(15).

Tutti i pazienti, con emorroidi sintomatiche, venuti alla nostra osservazione dal 2014, hanno preferito la terapia con insufflazioni di Ozono rispetto alla chirurgia tradizionale.

Nella maggior parte dei casi abbiamo effettuato un ciclo di 10 sedute di RIO3, ripetute dopo un tempo di riposo di 3 mesi, ma il tutto in funzione della evoluzione della patologia .

Attualmente mancano trial multicentrici  che convalidino l'utilizzo di Ozono nella cura delle emorroidi ma resta l'osservazione, non secondaria, che i pazienti preferiscono un ciclo di RIO3 all'intervento chirurgico.

Il successo di questa terapia, per il momento, è caratterizzato dal“passa parola” che consente ai pazienti di avvicinarsi all'ozonoterapia.

Siamo convinti che come è successo per il “mal di schiena”, oggi curato prevalentemente con l'Ossigeno-Ozonoterapia, così avverrà per la cura delle emorroidi.

www.studiomedicofarina

Presidente Onorario Fondatore

 

 

 

1) F.Custureri, M.Mongardini, G.Ferrazza  Sic 2009 Rimini

2)Bernardino Clavo, MD Long-Term Control of Refractory Hemorrhagic Radiation Proctitis With Ozone Therapy – 29th European Society for Therapeutic Radiology and Oncology Annual Congress, Barcelona, Spain, September 12–16, 2010.

3) Horvath M.Excerpt from “Ozone”, by M Horvath, L. Bilizky and J. Huttner, Budapest, Hungary, Published 1985. Distributed by Elsevier Science Publishing Co Inc

4) Bocci V.2002

5) W. Drodge. Free radicals in the physiological control of cell function. Phisiolo.rev.2002

6)PRYOR et al. Lipid oxidation products 1995

7)Bocci V. et al., 1997 fattore di necrosi tumorale(TNFα)

8)E. Farina, M. Santoro, M.A. Farina Ossigeno-Ozonoterapia topica nelle lesioni del piede diabetico in PROCEDURE INNOVATIVE IN MEDICINA E CHIRURGIA RIGENERATIVA POLISPECIALISTICA Ed. SIMCRI  Anno 2018(PAG. 457-466)

9) Perry &Yussef, 2011; Ozone is a broad-spectrum antimicrobial in both aqueous and gaseous

10) Bocci V.et al.2005

11)AubourgP. Colibacillose       aigue,       colibacillose            cronique: ameliorations            cliniques  notables par un traitement d'ozone. Bull Med Paris. 1936;        140:          644-654.

12) E Riva Sanseverino e C.  Positive Effects of Oxygen-OzoneTherapy in Chronic Ulcerative Rectocolitis. A Case Report]Rivista Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia 2004 pag.61-64

13) Militsa N. e Al. The treatment of an acute paraproctitis – Klinichna Khirurhiia/Ministerstvo Okhorony Zdorov'ia Ukraïny, Naukove Tovarystvo Khirurhiv Ukraïny 2008, pg 37-39

14) Martinez-Sanchez G., Re L., Rectal Administration and its Application in Ozonetherapy – Italy D.i.s.M.A.r., University of Ancona; International Journal of Ozonetherapy 11: 41-49, 2012

15) Dichiarazione di Madrid sull'ozonoterapia. ISCO3 12-6-2015